Per terapia conservativa si intendono tutte quelle procedure di restauro o ricostruzione dentale che interessano un elemento dentale interessato da carie, frattura o infiltrazione del vecchio restauro, frattura da trauma, abrasione conseguente a scorretto spazzolamento o digrignamento notturno.
La carie dentale è la principale causa di trattamenti conservativi. Questo processo consiste in una decalcificazione e distruzione progressiva dei tessuti duri del dente per azione di microrganismi presenti nella placca batterica.
La carie può non dare alcun segno precoce della sua presenza, soprattutto nei primi stadi, ma spesso anche di fronte alla completa distruzione del dente il paziente può non riferire alcun fastidio particolare. Un controllo radiografico può indicarne o meno la presenza. Vi sono delle situazioni però dove, in presenza di restauri in amalgama, o di corone con sottostrutture metalliche, il processo potrebbe anche non essere individuabile all’esame radiografico poiché il metallo, che in radiografia risulterebbe radiopaco (aspetto bianco coprente), tende ad occultare i processi di infiltrazione sottostante. L’eccessiva sensibilità al freddo è un sintomo da tenere in considerazione, ma può anche essere causata dalla scopertura radicolare a livello dei colletti (la parte dei denti prossima alla gengiva). Anche il digrignamento notturno, o incrinature/fratture a livello dello smalto e/o della dentina, possono dar luogo a ipersensibilità al freddo. Escluse tali situazioni cliniche, quando la sintomatologia caldo, freddo, dolce, salato è accompagnata da un dolore più o meno localizzato, che perdura per un certo tempo successivamente allo stimolo, questo rappresenta un segno evidente della presenza di un processo carioso.
Tutte le terapie restaurative dirette, ad oggi, sono eseguite per mezzo di resine foto-indurenti (materiale composito) altamente estetiche, che vengono modellate tramite una tecnica ‘adesiva’ alla superficie dentaria. Sono materiali biologicamente inerti, quindi atossici, e altamente mimetici con il tessuto dentale. Ad oggi materiali come l’amalgama non consentono di ottenere comparabili risultati estetici ma possono essere utilizzati, in via eccezionale, in caso di piccole riparazioni di grossi vecchi restauri in amalgama. La rimozione di tali restauri, in certi casi, può portare a stress della polpa dentale e con conseguente devitalizzazione dell’elemento stesso. Tale tipo di materiale è comunque considerato dalla letteratura scientifica un materiale sicuro. “Le otturazioni in amalgama – afferma il Presidente Nazionale ANDI dott. Gianfranco Prada – non possono essere in generale considerate dannose alla salute ed ad oggi il materiale è indicato dalla comunità scientifica internazionale come uno di quelli che permette di ottenere ottimi risultati clinici per ricostruire un dente compromesso dalla carie”. Secondo l’FDI (Federazione Dentale Internazionale), l’amalgama dentale è un materiale molto efficace e privo di effetti collaterali, salvo occasionali effetti locali come reazioni allergiche o lichenoidi. Il CED (Council of European Dentisti) nel 2007 si è espresso ufficialmente a favore dell’uso dell’amalgama dentale
Cura e prevenzione nei bambini – PEDODONZIA
La carie dei denti decidui (‘da latte’) è la problematica che maggiormente colpisce i piccoli pazienti. Ha una evoluzione purtroppo rapida a causa della scarsa mineralizzazione che caratterizza gli elementi. Avendo uno spessore di smalto più esiguo, il dente presenta una minor difesa contro le aggressioni dei batteri responsabili della carie, i quali, metabilizzando gli zuccheri assunti con la dieta, producono un acido che dissolve la sostanza minerale. Ciò comporta che, molto spesso, ad essere coinvolta è anche la polpa dentale (ovvero il nervo), processo che porta inevitabilmente alla devitalizzazione del dente.
Una scorretta abitudine che viene a volte non segnalata dal pediatra, è la somministrazione al bambino del biberon, soprattutto prima di dormire, con sostante cariogene. Questo comporta che gli elementi decidui siano frequentemente a contatto con zuccheri semplici. Particolarmente aggressivi per i denti da latte risultano: tutte le tisane/infusi in commercio in bustine già pronte e pre-zuccherate; latte o latte e biscotti nell’uso notturno; l’utilizzo quotidiano, spesso al posto dell’acqua, di succhi di frutta o bevande acide. Questi si traduce nella comparsa di una patologia chiamata “sindrome da biberon”.
La sindrome da biberon si evidenzia con la comparsa di carie multiple dei denti da latte, che, spesso, all’età di 3 anni, si presentano già diffusamente cariati sia nei settori posteriori che in quelli anteriori.
E’ importante ricordare che il mantenimento della salute dei denti da latte è il presupposto fondamentale per la corretta eruzione dei futuri denti permanenti.
Nel nostro studio si eseguono i seguenti trattamenti dedicati :
- Prima visita in età precoce e controlli periodici volti ad intercettare suscettibilità alla carie o specifiche problematiche di malocclusione.
- Terapia conservativa dei processi cariosi degli elementi decidui (da latte) e permanenti.
- Terapia pulpare (devitalizzazione) degli elementi decidui e permanenti.
- Sigillature dei solchi dentali
- Detartrasi e lezione di igiene orale
- Ortodonzia fissa, mobile, intercettiva
Per rendere meno stressante la seduta, nel caso in cui il bambino si dimostri poco collaborante, abbiamo la possibilità di somministrare per via inalatoria protossido d’azoto tramite una mascherina personalizzata all’aroma di frutta.
Per permettere un corretto approccio medico-piccolo paziente vi diamo alcuni suggerimenti che possono aiutare il vostro bambino ad arrivare più sereno alla prima visita e ai successivi appuntamenti.
Cosa fare:
- Cercate di rendere la visita una simpatica uscita con vostro figlio.
- Considerate la prima visita un'occasione per il bambino di prendere confidenza con lo studio e con chi lo seguirà nelle terapie.
- Se ci sono problemi o domande particolari che potrebbero mettere in agitazione il bambino, parlatene con noi prima della visita.
- A casa cercate di dare il buon esempio spazzolando i denti dopo i pasti, usando il filo interdentale, limitando il consumo di zuccheri. I bambini sono sempre molto attendi e tendono ad imitare il comportamento degli adulti che li circondano.
Cos’è controproducente:
- Raccontare storie sul dentista che impauriscano il bambino. Anche se il genitore da bambino non ha avuto esperienze positive è importante che rassicuri il bambino sulla figura che sta per incontrare.
- Far capire al bambino la vostra ansia nell'andare dal dentista. I bambini sono molto ricettivi e possono fare loro la paura e l’ansia dell’adulto che li accompagna. Meglio se ad accompagnarli sia un adulto con cui si sentano rassicurati.
- Usare la seduta del dentista come una punizione o un castigo.